Il commissario Vera Corbelli ''Siamo ad una svolta storica, sito da riqualificare e rigenerare e privo da vincoli radiologici''
Tra tre mesi il deposito ex- Cemerad nel comune di Statte non sarà più un problema per Taranto.
I lavori di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi, siti nel deposito in provincia di Taranto, ripartono grazie allo stanziamento di nuove risorse economiche.
Il cronoprogramma con il dettaglio delle azioni e dei viaggi con il trasporto "eccezionale" è stilato. Per ricominciare si attende solo la firma dell'addendum al contratto con il commissario Sogin.
Se tutto il lavoro pianificato andrà avanti senza imprevisti inizierà una nuova storia.
Il pericolo dell'inquinamento ambientale e delle scorie radioattive sarà infatti definitivamente allontanato con il trasporto degli ultimi 3021 fusti, di cui alcuni radioattivi e altri potenzialmente radioattivi.
Ad oggi, rispetto ai n. 16.500 fusti inizialmente previsti, sono stati allontanati totali n 13672 fusti, di cui 2532 contenenti materiale radioattivo e n. 11.140 contenenti materiale potenzialmente decaduto. Il totale dei fusti presenti dall'inizio delle attività compreso gli MDR ( Materiale derivante dai rifiuti) è pari a 16.693.
"C'è voluta tanta tenacia e determinazione in primis – ha detto Vera Corbelli, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito ex Cemerad – intervenendo venerdì 9 settembre ai lavori del CIS Taranto coordinato dal Ministro Mara Carfagna – Abbiamo dovuto lavorare per mesi in assenza di ulteriori risorse finanziarie, risorse necessarie a completare il lavoro di messa in sicurezza del sito, di allottamento dei fusti e di riqualificazione ambientale dell'area. Tutto ciò è stato possibile grazie allo straordinario lavoro di un team qualificato di professionisti. Siamo riusciti ad ottenere un nuovo finanziamento. Quest'ultimo insieme alle competenze dei nostri esperti ci consentirà di risolvere una questione ambientale che abbiamo preso in carico con il commissariamento del novembre 2015. Siamo di fronte a una svolta storica per il territorio".
La Corbelli fu nominata Commissario con DPCM del 19.11.2015. I lavori di messa in sicurezza ripartono dopo un periodo di fermo dettato dall'esaurimento delle risorse economiche. Grazie al lavoro e all'intervento della Corbelli, del Governo Draghi e delle politiche di Coesione, sono state stanziate ulteriori risorse economiche.
Per il completamento e la messa in sicurezza e la gestione dei rifiuti sono infatti stati stanziati ulteriori 8.800.000,00 (l'articolo 1, comma 417 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024» stabilisce che al fine di consentire il completamento degli interventi di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito dell'area ex Cemerad nel territorio del comune di Statte, in provincia di Taranto, è autorizzata la spesa di € 8.800.000 per l'anno 2022, mentre per la realizzazione dell'intervento di ripristino ambientale e di riqualificazione dell'aria sono stati stanziati ulteriori 2.200.448, 44 euro.
L'intervento è stato inizialmente finanziato dalla Legge 20/2015 che ha destinato "ai fini della messa in sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell'area ex Cemerad ricadente nel comune di Statte, in provincia di Taranto, fino a dieci milioni di euro, a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale"
Nel deposito ex Cemerad erano stoccati in stato di abbandono circa 16.500 fusti dei quali circa 3.480 potenzialmente radioattivi (di cui 86 contenti sorgenti e filtri contaminati da evento Cernobyl – stima iniziale) e 13.020 potenzialmente decaduti. Il rilevante numero di fusti non in sicurezza presenti rappresentava un'alta criticità ambientale ed un elevato pericolo per una popolazione relativa ad un'area notevolmente più estesa rispetto al territorio del comune di Statte.
L'intervento proposto dal Commissario Straordinario è finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo di "rilascio incondizionato" da ogni vincolo radiologico dell'area e di tutte le istallazioni insistenti sulla stessa. In sintesi le azioni poste in essere sono:
1. attività propedeutiche, allestimenti e predisposizioni;
2. rimozione, misura ed eventuale riconfezionamento colli ai fini del trasporto;
3. trasporto e conferimento dei rifiuti presso operatori autorizzati;
4. bonifica e rilascio del sito privo da vincoli radiologici.
In virtù di quanto disposto dall'art. 3bis del D. L. n. 243/16, convertito, con modifiche dalla L. n. 18/2017 il Commissario Straordinario ha affidato il servizio inerente all'attuazione dell'intervento in parola alla Sogin S.p.A.. Il Commissario Straordinario ha inoltre stipulato Accordi di Collaborazione con ISPRA e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Le criticità riscontrate nel corso di questi anni di lavoro hanno riguardato il forte deterioramento dei fusti presenti all'interno delle pile; il numero dei fusti allontanato con ogni trasporto è stato quasi raddoppiato a causa del "confezionamento" di questi all'interno di contenitori metallici di protezione, il fusto non confezionato pesa circa 66 lt contro i 220 lt con la protezione; la suddivisione dei fusti in gruppi distinti più complessi del previsto a causa dell'assenza di un ordine di posizionamento; l' autorizzazione per il trasferimento dei fusti presso Javys ( operatore Slovacco) è pervenuta solo nell'ottobre del 2019; l'aumento dei costi per il trattamento, condizionamento e conferimento dei rifiuti definitivamente classificati dal gestore come "rifiuti radioattivi" .