Sit in di 24 ore dei lavoratori promulgato dalle sigle sindacali. Oggi visita dell'amministratore delegato di ADI, che però avrebbe acceso ulteriormente gli animi
Monta lo sciopero di 24 ore a partire da oggi davanti ai cancelli di Acciaierie d’Italia a Taranto. Il presidio è stato indetto dai gruppi sindacali Fim, Fiom, Uilm e Usb. Coinvolti i lavoratori diretti, quelli di Ilva in AS più tutti quelli dell’appalto e dell’indotto.
“Non è più pensabile – hanno scritto i sindacati – che si discuta di transizione ecologica, di decarbonizzazione, impianti ad idrogeno a lungo termine senza affrontare nel merito le tante criticità che riguardano il presente della fabbrica e di come dovrebbe essere gestita tale fase, evitando che continuino a pagare sempre i lavoratori. I continui omissis del Governo, uniti alia prepotenza di Arcelor Mittal, non favoriscono l'inclusione di un'intera comunità, ma sanciscono ulteriori fratture e divisioni che allontanano pericolosamente la possibilità di un accordo sociale indispensabile affinché si traguardi un piano di transizione ecologica e di salvaguardia occupazionale per tutti i lavoratori coinvolti dalla vertenza”.
L'iniziativa ha l'intento di avviare un tavolo permanente presso il Ministero dello Sviluppo Economico che chiarisca definitivamente il future di migliaia di lavoratori.
Durante il sit in di stamattina, lavoratori e sindacati hanno ricevuto la visita dell'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia, Lucia Morselli. Secondo fonti sindacali, l'ad sarebbe stata fortemente contestata dagli operai e dai delegati di fabbrica. "La sua presenza tra i lavoratori è un gesto di sfida", hanno riferito all'AGI le stesse fonti. Le sigle metalmeccaniche imputano infatti proprio alla sua gestione lo stato nel quale versa lo stabilimento siderurgico tarantino.