Ieri ai Tamburi dialogo sulla sussidiarietà: un modo nuovo per essere cittadini attivi e responsabili
I comitati civici di quartiere si sono incontrati al rione Tamburi nel teatro della parrocchia Francesco de Geronimo. Tema dell’incontro il punto della situazione sulla sussidarietà a Taranto. Raffaele Aversano, presidente del Comitato provinciale per la co-governance ha introdotto i lavori spiegando le motivazioni che hanno portato a promuovere l’incontro.
Ha quindi passato la parola all’ospite d’onore, Pasquale Bonasora, presidente nazionale di Labsus, associazione che dal 2005 promuove in Italia un nuovo e diverso modo di essere cittadini, attivi, responsabili e solidali, fondato sul principio della “ sussidiarietà orizzontale” previsto dall’art. 118, ultimo comma, della Costituzione.
“Il patto di collaborazione - ha sottolineato Bonasora – diventa importante quando valorizza le persone che ne portano avanti l’impegno: il patto diventa così “generativo”, perchè genera creatività, e genera economia.” Il Presidente ha voluto anche soffermarsi e declinare, step by step, il percorso realizzativo del patto, ricordando l’adozione del regolamento, la creazione di un ufficio operativo, i principi di trasparenza e di apertura alla comunità, l’importanza della co-progettazione (“se la co-progettazione, vero cuore di ogni patto di collaborazione, è fatta bene il patto funziona”), l’impegno della sottoscrizione finale dell’atto amministrativo, ovvero un accordo ai sensi della Legge 241/90.
Ai lavori ha partecipato con grande interesse anche il sindaco di San Giorgio Jonico, Mino Fabbiano “sono venuto qui per ascoltare, credo che il principio di sussidiarietà dovrebbe esser applicato anche tra le stesse Amministrazioni”.
Mons. Antonio Panìco, Vicario episcopale per la società e la salvaguardia del creato ha spiegato la posizione della Chiesa “tutto ciò che può significare lavorare insieme per noi è sempre motivo di positività. Le Amministrazioni certo non possono fare tutto ma dobbiamo anche registrare una disaffezione crescente verso la politica, dovuta anche all’improvviso arresto della macchina amministrativa che invece sembrava procedere speditamente. Bisogna far ripartire la macchina al più presto. Anche le Chiese registrano un progressivo svuotamento: dobbiamo allora essere più attrattivi, crederci e lavorare. I patti di collaborazione possono essere d’aiuto, occorre perciò insistere sulla creazioni di reti”.
Significativo e costruttivo l’intervento di Annalisa Adamo, già assessore all’ambiente e agli Affari Generali e Legalità nella passata Amministrazione Melucci: “Nell’attualissimo dibattito sui valori della cittadinanza, il nostro compito è quello di stimolare una riflessione sull’importanza di costruire l’identità civica nella doppia declinazione dell’essere e dell’agire. La cittadinanza deve essere considerata un progetto di vita che si costruisce nella dialettica , nella partecipazione e nella modalità di interagire con chi amministra e governa.”
“Il Comune di Taranto - ha concluso Annalisa Adamo - già dal 2016 ha stretto un patto di collaborazione con i comitati civici risultando in Italia tra i primi enti locali a credere nel futuro delle co-governance. Ora bisogna far vivere gli accordi prodotti perché non si arresti l’opportunità di crescita che deriva dalla sussidiarietà”.