Covid, Puglia verso conferma della zona gialla

Covid, Puglia verso conferma della zona gialla

Da 17-23 febbraio +3,9% casi totali contro 4,6% settimana scorsa

 

La Puglia va verso la riconferma della zona gialla anche per la prossima settimana, ad annunciarlo, sulla base dati epidemiologici, l'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco. “I numeri sono da zona gialla”, ha detto l'epidemiologo.

A sostegno arriva il report settimanale della fondazione Gimbe che, effettivamente, evidenzia un ulteriore calo della curva epidemiologica: nella settimana dal 17 al 23 febbraio è stato registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da Covid del 3,9% contro il 4,6% della settimana scorsa. Cala anche il dato relativo all'incidenza calcolata sulle ultime due settimane, passata dai 304 casi ogni 100mila abitanti di una settimana fa ai 290 positivi attuali. Migliora anche il dato relativo ai casi attualmente positivi, sono 821 ogni 100mila abitanti. L'occupazione dei posti letto, sia nelle terapie intensive che nei reparti di Medicina Covid, sono al di sotto della soglia critica.

Capitolo vaccinazioni: sono 402.060 le nuove dosi anti Covid che la Puglia riceverà entro il 31 marzo. Pfizer ha garantito la distribuzione di 208.260 dosi, le consegne saranno quattro nel corso del mese; Moderna, invece, al momento ha comunicato l'invio solo di 50.500 dosi, non si sa se verrà effettuato un'unica consegna o se i flaconcini saranno distribuiti nell'arco di più settimane. Infine, da AstraZeneca la Puglia otterrà 143.300 dosi, le consegne saranno su base settimanale, l'ultima verrà effettuate il 27 marzo.

Un numero insufficiente per immunizzare tutti gli over 80 e il personale scolastico, come evidenziato da Lopalco: “Il problema è dato dal numero esiguo di vaccini - ha detto l'assessore alla Sanità - entro marzo in Puglia è previsto l'arrivo in varie tranche di sole 400mila dosi dei tre vaccini anti Covid a disposizione: un numero esiguo - ha rilevato - che potrebbe anche calare a discrezione delle aziende fornitrici, e che deve far riflettere sulla necessità a livello globale di aumentare i sieri a disposizione". "Il nodo - ha concluso - è tutto lì: i vaccini sono pochi e la richiesta è elevata. E' un nodo gordiano da sciogliere ed è il vero tappo che mina la fiducia nel sistema”.

(ANSA)