All’evento hanno partecipato il Segretario Generale della Confsal, il Dott. Angelo Raffaele Margiotta, il Vicesegretario della Confsal, la Prof.ssa Elvira Serafini, e il Segretario Generale dello Snadapi, il Prof. Gianfranco Buttari, e l’Assessore all’istruzione del comune di Taranto, Maria Luppino
Si è svolto questa mattina, presso l’Open Form Virgilio, il terzo congresso nazionale dello Snadapi dal titolo “Un patto generazionale per lo sviluppo e una crescita sostenibile”.
All’evento hanno partecipato il Segretario Generale della Confsal, il Dott. Angelo Raffaele Margiotta, il Vicesegretario della Confsal, la Prof.ssa Elvira Serafini, e il Segretario Generale dello Snadapi, il Prof. Gianfranco Buttari, e l’Assessore all’istruzione del comune di Taranto, Maria Luppino.
Nel suo discorso di apertura dei lavori, la Prof.ssa Serafini ha sottolineato il grande lavoro fatto dal Segretario Margiotta e da tutta la confederazione, presente su tutti i tavoli di trattativa sia nel pubblico che nel privato, garantendo ai lavoratori pieno sostegno. “Ultimamente siamo stati a Palazzo Chigi con il Presidente Meloni, che ha apprezzato l’intervento della Confsal” – ha sottolineato la Serafini – “Siamo orgogliosi di essere un sindacato non di parole, ma di fatti. A noi interessano i fatti. Auguro un buon lavoro al Dott. Margiotta e a tutti i Segretari generali della Confederazione”
Il Segretario Generale della Confasl ha accettato con piacere l’invito ad essere presente al congresso: “La Confsal è fatta di tante confederazioni, con rappresentanti sia nel pubblico che nel privato. Lo Snadapi è un grande sindacato sia perché fornisce una serie di servizi alla persona, ma anche perché – aggiunge Margiotta – come entità sociale, partecipa assiduamente con la Confsal nell’elaborazione di tutte quelle questioni che stanno ponendo la confederazione all’attenzione generale.
Sulla questione della sicurezza sul lavoro, per il Dott. Margiotta è importante puntare su una visione orientata più sulla prevenzione e sulla repressione: “È giusto sanzionare chi sbaglia, ma è ancora più giusto e importante aiutare a non sbagliare più. Con lo Snadapi, la Confsal ha redatto il “Decalogo della prevenzione”, in modo da diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Dello stesso parere anche l’Assessore all’istruzione del Comune di Taranto, Maria Luppino, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di conoscere le varie realtà del nostro territorio: “Questa mattina sono particolarmente contenta perché sono stati toccati due temi importanti, quello della sicurezza sul lavoro e la formazione”. Per l’Assessore Taranto, oltre alla questione ambientale, ha anche un problema occupazione da affrontare per questo la sicurezza sul lavoro è una delle priorità assolute per la città e il territorio.
Da remoto hanno partecipato l’Avvocato Alberto Cuzzucrea, Segretario Generale dell’Associazione Atisl/ Confsal, Sindacato Ispettorato del lavoro, e il Segretario Generale Unisin – Lavoratori bancari, Emilio Contrasto.
Questa mattina c’è stato il passaggio di testimone dal fondatore dello Snadapi, l’Ingegner Michele Inversi, al nuovo Segretario Generale, il Prof. Buttari Gianfranco, eletto dal congresso all’unanimità.
“Il tema di questo congresso è “Un patto generazionale per uno sviluppo sostenibile”, ed è stata un scelta fatta non a caso, perché il continuo innalzamento dell’età pensionabile impedisce un reale ricambio generazionale, spingendo i giovani ad abbandonare la loro terra per emigrare al nord o addirittura a lasciare l’Italia. Un fenomeno che colpisce maggiormente il mezzogiorno”, ha dichiarato il Segretario generale dello Snadapi.
Per il sindacato la garanzia di lavoro non può far dimenticare il rispetto per l’ambiente e della salute dei cittadini: “Lavoro e ambiente non sono due aspetti contrastanti, ma sono due aspetti della stessa medaglia: la dignità e la vita umana”. L’esempio più eclatante è dato dall’ex Ilva di Taranto, dove si parla senza una risposta completa, con una situazione si fa sempre più drammatica. Far convivere lo stabilimento e i cittadini è possibile, basta vedere quello che è stato fatto in Germania, dove le industrie siderurgiche convivono con le città che le ospitano. Allora ci chiediamo perché questi impedimenti non permettono la conversione dell’industria in un’industria green”.
Concludendo, il Prof. Buttari ha indicato come si articolerà l’impegno delle Snadapi, che si muoverà su tre direttrici: formazione dei lavoratori, tavoli di concertazione con gli altri attori e la difesa dei più deboli: “Sappiamo che è una strada impervia, ma sono sicuro che con l’impegno di tutti riusciremo a raggiungere gli obiettivi prefissati”.