Acciaierie d'Italia: arretrati indotto, interrogazione al Mise dei deputati PD

Acciaierie d'Italia: arretrati indotto, interrogazione al Mise dei deputati PD

''L'azienda non paga e imprese e lavoratori rischiano grosso'' si legge nella nota presentata 

 

"Continua a destare preoccupazione lo scenario gestionale e finanziario di Acciaierie d'Italia, ex Ilva, il più grande complesso siderurgico europeo. Da un lato, come già denunciato dalle organizzazioni sindacali, c'è incertezza su alcuni aspetti strategici come il piano manutenzioni, il piano industriale, il piano investimenti, la sicurezza degli impianti, i livelli di produzione e il ricorso agli ammortizzatori sociali. Dall'altro le difficoltà finanziarie che, con il continuo ritardo dei pagamenti, rischiano di mettere in ginocchio imprese e lavoratori dell'indotto. Per questo abbiamo presentato un'interrogazione urgente al Ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti". Lo dichiarano la prima firmataria dell'interrogazione Chiara Gribaudo, la presidente della Commissione Attività produttive Martina Nardi coi parlamentari Francesco Boccia, Ubaldo Pagano e Marco Lacarra tra gli altri.

"Al momento attuale solo le aziende associate di Confindustria Taranto lamentano crediti non corrisposti per 25 milioni di euro. Il prefetto di Taranto ha annunciato una nuova cabina di regia per monitorare i ritardi nei pagamenti dei fornitori attivandosi per lo smaltimento dei residui passivi per un primo stanziamento di 3,7 milioni di euro. Una risposta parziale – commentano i parlamentari dem –. Chiediamo al Ministro di farci pervenire al più presto quali soluzioni intende adottare in merito al monitoraggio e smaltimento degli arretrati a carico del gruppo Acciaierie d'Italia, per quanto di sua competenza, al fine di garantire la sopravvivenza delle migliaia di imprese dell'indotto distribuite su tutto il territorio nazionale".

(AGI)