Acciaierie d’Italia: fornitura di gas garantita fino a fine mese

Acciaierie d’Italia: fornitura di gas garantita fino a fine mese

Snam rinvia l’operazione di discatura per motivi tecnici. Si attende una eventuale proroga di altri 30 giorni da parte del Ministero delle Imprese o dell’Autorità di regolamentazione per l’energia, reti e ambiente

 

Acciaierie d’Italia, almeno sino a fine mese, continuerà a ricevere le forniture di gas necessarie alle sue attività, assicurate in questo periodo da Snam mediante il servizio di default.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, per motivi tecnici legati alle squadre che avrebbero dovuto effettuare l’operazione, la Snam ha sospeso la procedura di discatura, ovvero il posizionamento di dischi che interrompono il flusso del gas, programmate tra il 14 e 15 dicembre rinviando il tutto a fine anno. Si attende una eventuale proroga di altri 30 giorni da parte del Ministero delle Imprese o dell’Autorità di regolamentazione per l’energia, reti e ambiente.
Acciaierie d’Italia ha impugnato la delibera Arera del settembre 2022, chiedendo ai giudici la sospensione del provvedimento, non concessa perchè lo stesso Tar aveva calendarizzato come imminente l’esame del caso. In udienza i legali Snam hanno dichiarato che la società non avrebbe più effettuato l’operazione di discatura.
Prima dell’autunno l’ex Ilva ha cessato il contratto di fornitura con Eni e non ha trovato un nuovo fornitore, che le ha permesso di accedere al servizio di default di Snam, rifinanziato con l’ultima legge di bilancio per la cifra di 650 milioni di euro.
Per il Sole 24 Ore, essendo uno stabilimento energivoro per eccellenza, l’ex Ilva risulterebbe tra i maggiori beneficiari del servizio di default. Già in autunno il siderurgico tarantino aveva uno scoperto di 300 milioni nei confronti di Eni per forniture non pagate. Sulla base di nuove valutazioni, attualmente per Acciaierie d’Italia la bolletta energetica si aggirerebbe intorno a 600 milioni.
L’assemblea dei soci è stata nuovamente convocata per il 16 dicembre, dove Mittal e Invitalia devono trovare un accordo sulla ricapitalizzazione e sul riequilibrio della governance societaria.