Autunno caldo, le preoccupazioni dei sindacati metalmeccanici

Autunno caldo, le preoccupazioni dei sindacati metalmeccanici

Diverse le aree di crisi industriali esistenti nel Paese. Fiom, Fim e Uilm chiedono un confronto serrato con governo e mondo dell'impresa. Sullo sfondo la patata bollente dell'ex Ilva

 

All'orizzonte non si intravede nulla di buono. Il prossimo sarà un autunno caldo, difficile. A sostenerlo sono i sindacati metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil. La difesa dei posti di lavoro e del potere di acquisto dei salari i temi più spinosi. Rocco Palombella, segretario nazionale della Ulm, parla di "una situazione sociale divenuta ormai ingovernabile". Michele De Palma (Fiom) e Robero Benaglia (Fim) invocano un "confronto serrato con governo e imprese sulle retribuzioni". Tra le crisi industriali storiche di questo Paese figura quella dell'ex Ilva. Con 3000 lavoratori in cassa integrazione. E, il decreto Aiuti bis, nonostante preveda lo stanziamento di 1 miliardo, non offre soluzioni certe per il futuro. Un quadro desolante. Una situazione, insistono i rappresentanti sindacali, che potrebbe esplodere da un momento all'altro...