Tante le voci di dissenso tra i dem ai vari livelli
Dopo la riconversione dei 575 milioni di euro, da fondi per la bonifica delle aree inquinate dell’ex Ilva a risorse per la decarbonizzazione, attuata nel dl Milleproroghe, sono montate le proteste e le perplessità nel panorama politico italiano, anche nel PD.
"La decarbonizzazione degli impianti siderurgici dell'Ex Ilva è una priorità, la cui realizzazione però non può avvenire a detrimento delle bonifiche ambientali da completare nel territorio tarantino. Il milleproroghe non sembra andare nella direzione giusta, ossia quella di dare a Taranto una prospettiva di sostenibilità senza dimenticarsi di farsi carico e riparare i gravi danni del passato". Lo dichiara in una nota Ubaldo Pagano, capogruppo dei dem in commissione Bilancio alla Camera.
"Il governo – dice – deve spiegare il passaggio ad Acciaierie d'Italia dei 575 milioni dal patrimonio destinato agli interventi di ambientalizzazione dei siti compromessi. La decarbonizzazione non può trasformarsi da obiettivo a pretesto per tradire ancora una volta le promesse fatte. Né si può accettare l'ambiguità di questa partita di giro – continua il deputato – che regala risorse pubbliche a una società con un partner privato, invece di impiegarle per risarcire, con le dovute misure, chi in tutti questi anni ha patito il danno diretto e le sue conseguenze", conclude Pagano.
"Nel giro di pochi giorni Taranto ha visto vacillare i finanziamenti per i Giochi del Mediterraneo del 2026 e scopre che il Milleproroghe sposta in favore di Acciaierie d'Italia 575 milioni di euro destinati alle bonifiche del territorio. Questo significa tradire la rinascita di Taranto".
Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd). "Il Governo e le forze politiche che lo compongono – continua – non possono giocare con il futuro dell'area ionica. Non ci piacciono bluff e doppi giochi. Non accettiamo manine che dirottano somme ingenti da un capitolo di spesa all'altro. Oppure che privilegiano grandi eventi sportivi in programma in città del Nord Italia".
"Inaccettabile tradire ancora una volta le aspettative del territorio jonico, dirottando 575 milioni di euro dalle bonifiche ad interventi nello stabilimento siderurgico". Nicola Oddati, commissario provinciale del Pd di Taranto, commenta così la decisione contenuta nel Milleproroghe, che di fatto ribalta quanto era stato prospettato in precedenza.
"Gli interventi mirati a liberare la fabbrica dalle fonti fossili sono uno dei punti fermi per il nostro partito e, a più livelli, lo abbiamo dimostrato. Ma questo non significa – avverte Oddati – far scivolare in secondo piano un tema essenziale e indispensabile per la rinascita della città, come appunto le bonifiche. Utilizzare risorse che dovrebbero servire per risollevare il territorio, per aiutare l’impresa, non va bene, e viola la direttiva europea sugli aiuti di Stato".
"Non si può – conclude Oddati – continuare a chiedere pazienza e comprensione ad una comunità che va invece messa in condizioni di riscattarsi".