L'astensione dal lavoro nella fabbrica siderurgica tarantina e nelle aziende dell'indotto durerà, invece, dalle 23 del 18 gennaio per terminare alle 7 del 20 gennaio
Si svolgerà il 19 gennaio (e non più l'11, come inizialmente previsto) lo sciopero indetto da Fiom Cgil, Uilm e Usb per protestare contro il nuovo decreto legge per l'ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia.
Le manifestazioni avranno luogo a Taranto e, tramite una rappresentanza di lavoratori e delegati sindacali, anche davanti alla sede del ministero delle Imprese a Roma, dove nel frattempo si svolgerà la riunione convocata dal ministro Adolfo Urso e a cui prenderanno parte ArcelorMittal e Invitalia, rispettivamente partner di maggioranza e minoranza, tutti i sindacati, Confindustria e le istituzioni dei territori interessati agli impianti ex Ilva.
L'astensione dal lavoro nella fabbrica siderurgica tarantina e nelle aziende dell'indotto durerà, invece, dalle 23 del 18 gennaio alle 7 del 20 gennaio.
"Lo sciopero - hanno spiegato i sindacati - è stato indetto per contrastare la volontà di questo Governo di erogare capitale finanziario pubblico alla società Acciaierie d'Italia in assenza dell'annunciato riequilibrio di governance che preveda il passaggio dello Stato come socio di maggioranza e senza un indirizzo ambientale, sanitario, produttivo e occupazionale".