L'ex Ilva finisce di spaccare la Confindustria tarantina

L'ex Ilva finisce di spaccare la Confindustria tarantina

Il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, prende le distanze dall'indotto dell'ex Ilva: ''Nei prossimi giorni faremo sicuramente una valutazione sulla posizione autonoma assunta da alcune aziende''

 

Il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, prende le distanze dalle dichiarazioni delle aziende dell'indotto dell'ex Ilva, che nei giorni scorsi hanno contestato lo sciopero indetto dalle sigle sindacali per l'11 gennaio, giudicandolo inopportuno e affermando che "questo strumento sacrosanto deve essere, per sua natura, rivolto alla salvaguardia dell’occupazione".

''Non condividiamo le loro dichiarazioni nè nel merito nè nel metodo - ha dichiarato Toma - Inseguendo le polemiche di rischia di perdere di vista i problemi reali, che riguardano il presente e l'immediato". 

Per il numero uno di Confindustria Taranto appare evidente che "l'ennesima iniezione di risorse non risolverà i problemi della fabbrica: se servirà a portare ossigeno alle aziende fornitrici è altrettanto vero che rappresenta una parte infinitesimale di un problema ben più ampio".

"Il momento è cruciale - conclude Toma - il percorso è ancora in gran parte da costruire. Nei prossimi giorni faremo sicuramente una valutazione sulla posizione autonoma assunta da alcune aziende".