Conte blinda Turco. Le Parlamentarie valgono solo per alcuni

Conte blinda Turco. Le Parlamentarie valgono solo per alcuni

I Cinque Stelle e il Pd lanciano la politica del paracaduto. Stessa cosa verrà fatta a destra. I miei anni universitari con le copie de Il Manifesto chieste in prestito e l'infinita debolezza di Taranto. Leggere CosmoPolis per fugare possibili dubbi da qui e sino al 25 settembre

 

Conte che blinda Turco non è la riedizione ferragostana del Conte Turco. Titolo divertito - e si spera divertente - di chi, negli anni dell'Università, chiedeva in prestito alla sua professoressa di Storia Contemporanea la copia de 'Il Manifesto' per poter leggere i titoli in prima pagina. Se l'esercizio di pedagogia giornalistica abbia sortito effetti è tutto da dimostrare, ma questo è un altro discorso. Conte che blinda Turco, passando alle cose serie, è proprio Conte che blinda Turco. Nel senso letterale - e non figurato - dell'espressione. L'ex premier ha chiesto per sé (la notizia è riportata dall'edizione odierna del Corriere della Sera) 18 seggi da affidare ai suoi fedelissimi. Un paracadute con certezza di elezione nei due rami del Parlamento, il prossimo 25 settembre, grazie al listino bloccato del proporzionale. Una vera e propria deroga alle Parlamentarie dei Cinque Stelle che si terranno il 16 agosto. Gli iscritti voteranno chi dovrà candidarsi tra le propria fila tranne i 18 fortunati indicati dal Conte Max (e non Turco, una volta tanto...). La legge è uguale per tutti. Per alcuni anche di più... Nell'elenco privilegiato, una sorta di club elitario, figurano tra gli altri il ministro Stefano Patuanelli, i vicepresidenti Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi, Alessandra Todde e, udite udite, il tarantino Mario Turco. Se Sparta piange - o ride -, Atene non ride - o piange - . Questione di punti di vista. Di porte girevoli senza scorrimento. Dei sì che possono tramutarsi in no. Anche il Pd deve fare eleggere i suoi senza rischiare brutte sorprese. Le caselle ritenute sicure sul territorio regionale sono sei: i 4 capilista nei collegi per il proporzionale e i primi 2 candidati nel listino per il Senato. Michele Emiliano fa come Conte con Turco. Il suo Turco si chiama Claudio Stefanazzi. Poi c'è da assegnare il primo posto a Francesco Boccia nel listino del Senato. Il secondo andrà ad una donna. Per questa posizione il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sta spingendo per il sindaco di Bitetto, Fiorenza Pascazio. A Lecce verrà candidata Loredana Capone. A Foggia uno tra Raffaele Piementose, assessore della giunta Emiliano, e Michele Bordo. A Taranto Ubaldo Pagano, altro fedelissimo del governatore pugliese, che non è di Taranto. Decide tutto, o quasi, Big Michele insomma. Letta fa solo finta di contare qualcosa a Roma. Chi blinda chi? La politica, con la politica che non esiste più, somiglia a quei quiz televisivi. Non serve conoscere la risposta. E neanche prenotarsi prima con il pulsante. Basta scegliersi un padrino. E giurargli fedeltà per diventare un campione. Del quiz, of course...