Emiliano vuole fare l'europarlamentare. Decaro vuole fare l'Emiliano. Pardon, il presidente della Regione. Bari è la Puglia. La Puglia è Bari. Fatta eccezione per Lecce, il resto non esiste. Non conta. A cominciare da Taranto e dalla sua insulsa classe politica
Si odiano amandosi Emiliano e Decaro. Si detestano e si giurano fedeltà eterna al tempo stesso. Presidente e sindaco non possono fare a meno l’uno dell’altro. Sono come l’uovo e la gallina, non sai mai chi sia nato realmente prima alla fine. Costretti a restare uniti per moto inerziale, perché le leggi della fisica - anche in politica - hanno la meglio sui sentimenti. Figuriamoci poi sui risentimenti. E le battaglie di posizionamento, più che sfiancare l’amico-nemico, finiscono quasi sempre con allungare l’ombra della tattica sulla strategia. Bari è la Puglia. La Puglia è Bari. Decaro vuole succedere ad Emiliano come presidente della Regione. Emiliano vorrebbe imbarcarsi a Palese, per un volo di sola andata direzione Strasburgo. Possibilmente nell’estate del 2024. La questione è tutta qui. Non c’entra un fico secco il congresso del Pd. Non c’entrano le alleanze da costruire con i Cinque Stelle o il terzo polo di Calenda. Non c’entrano i comuni di Brindisi e Foggia, assieme a Bari, chiamati a rinnovare le proprie assemblee elettive nei prossimi mesi. C’entrano, solo e soltanto, gli incarichi e le carriere pubbliche di entrambi. L’avvenire personale da definire nel minore lasso di tempo possibile. Terzi inclusi non sono ammessi. Il futuro si colora a levante, dinanzi al mare Adriatico. I leccesi, furbi, cortesi e un tantino falsi, sono della partita restandosene a Roma. Accettano una perifericità solo apparente, che si traduce in centralità doppia. Meglio salentini che pugliesi, alla fine. Meglio governativi e ministeriali che regionalisti. Il tacco d’Italia è tutto qui. La politica si geolocalizza lungo l’asse Bari-Lecce. Chiede clemenza, e miracoli, a San Nicola e Sant’Oronzo. Fedele al motto: non avrai altro santo all’infuori di te. Taranto non ha una classe politica degna di considerazione. Brindisi avrà tempo per crescere. Foggia risente dei continui commissariamenti per infiltrazione mafiosa. Barletta, Andria e Trani, nonostante la BAT, restano territori annessi - culturalmente ed economicamente - al capoluogo di Regione. Emiliano lo sa. Decaro pure. Per questo fingono di amarsi odiandosi. E proprio come l’Agilulfo di Calvino, alla fine di questa storia che è solo agli inizi, entrambi sanno di non essere cavalieri ma lucide armature vuote...