Il presidente della società calcistica rossoblù esprime le sue perplessità sulla nuova struttura, che sarà inaugurata il 13 giugno 2026, giorno d'inizio del Giochi del Mediterraneo 2026
Non è certamente un Massimo Giove entusiasta, quello che si è espresso a proposito del progetto per il nuovo stadio Erasmo Iacovone alla cui presentazione "non sono stato invitato, nemmeno in rappresentanza del Taranto F.C.", sottolinea.
In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il presidente del Taranto Calcio dichiara che "sarebbe stato meglio ristrutturare lo stadio esistente per gradi", destinando le risorse pubbliche ad altri impianti, di cui la città è carente, o alla riqualificazione del quartiere in cui sorge lo stadio. Anche perchè, con l'inizio dei nuovi lavori "la nostra tifoseria sarà sfrattata per tre anni: dove andremo? Così il sindaco ha decretato che i tarantini non debbano più assistere alle partite per tre stagioni".
Infine, dubbi sull'effettiva realizzazione della struttura nei tempi previsti e il suo uso effettivo da parte della società: "Non credo che riescano ad ultimarlo in tempo - afferma Giove - e non è detto che sarà la casa del Taranto: richiederà canoni di locazione che la società potrebbe non permettersi".
Un'ultima battuta sulla capienza da 16mila posti: "Se, giocando di fantasia - conclude il presidente del Taranto F.C. - il Taranto arrivasse in serie A dovremmo estrarre a sorte i nomi dei tifosi ammessi a vedere la gara".