Caduta degli dei in quel di Lusail, dove Messi e compagni prendono una sonora scoppola dalla nazionale numero 51 nel ranking Fifa
Un tempo si sfogliava sui vocabolari, ora Google in 0,2 secondi fornisce spiegazioni e cita la fonte che la offre. Tra i modi di dire uno molto usato nello sport quando si affrontano due avversari di livello tecnico differente è "prendere sotto gamba", definizione che la mitica Treccani riassume testualmente nell'espressione “prendere una cosa, una persona s., prenderla alla leggera, sottovalutarne l'importanza, le difficoltà o le capacità: ha preso s.”.
Ecco, allora nella mattinata di oggi (dalle 11 ore italiane ndr) nell'iconico e sgargiante Stadio Nazionale di Lusail in Qatar, durante la prima giornata del girone C dei Mondiali 2022, deve essere successo proprio questo. Non si spiega altrimenti. Non si spiegherebbe altrimenti come l'Argentina di Messi, Di Maria e i vari Lautaro, Paredes, e chi più ne ha più ne metta, (altro modo di dire molto usato nel nostro paese) possa aver perso per 2-1 contro una delle Nazionali meno accreditate a fare anche solo un punto nel girone come l'Arabia Saudita. Sia chiaro, nel calcio tutto può succedere, ma che la squadra numero 51 del ranking Fifa potesse battere la squadra di un Paese dove il calcio è più importante di una religione, suona davvero strano. Vittoria quotata dai bookmakers a 8, anche a 10 su alcuni portali, altri studi numerici e statistici applicati al calcio invece davano i sauditi vincenti con una possibilità del 4%. Data odierna quindi che gli amanti del calcio, gli argentini ma soprattutto il popolo arabo, ricorderanno a lungo. E per far capire al mondo quanto importante sia stato il risultato sportivo in questione il Re dell'Arabia Saudita, Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd, Salman per gli amici, ha indetto un giorno di festività nazionale per domani. La notizia è arrivata dall'agenzia di stampa saudita con le parole del Re: "Mercoledì 23/11 è stato annunciato come giorno festivo per tutti i dipendenti e gli studenti dell'Arabia Saudita dopo che la vittoria della Nazionale contro l'Argentina. Il re Salman ha approvato il suggerimento del principe ereditario Mohammed bin Salman di celebrare la vittoria della nazionale con una vacanza".
Chissà invece quale premio avrà il calciatore Salem Al-Dossari numero 10 arabo, sì proprio quel numero 10 che dalle parti di Buenos Aires è un numero venerabile quasi come la Nostra Signora di Luján, autore al 53' di un gol che forse neanche immaginava di poter fare, un misto di classe, fortuna e tenacia che sembra essere un dono divino. Un dono divino, sì, come quello che diceva di aver ricevuto la Nazionale argentina all'ultima coppa America che l’ha vista vincitrice, ma stavolta se vogliamo farne un affare religioso sembra proprio che Maometto abbia fatto "tunnel" a Gesù.
(ph. Il Messaggero)